Quando la richiesta di amicizia ci fa paura
Richiesta di amicizia da chi non conosciamo. Come comportarsi?
Non accettare caramelle dagli sconosciuti”.
Alzi la mano chi, da bambino, non si è sentito ripetere dozzine di volte questo saggio avvertimento. Un insegnamento sacrosanto che (oggi più di allora) resta ancora estremamente valido.
Questo imprinting, però, credo abbia segnato anche il nostro modo di stare sui social ed in particolare su Facebook.
Vade retro!
Quando qualcuno che non conosciamo ci invia una “richiesta di amicizia” l’ansia ci assale. Le caramelle dallo sconosciuto ci risalgono in gola accompagnate da una lunga serie di domande. “Ma chi sei?”,“cosa vuoi?”,“chi ti conosce?”,“vade retro!” sono gli interrogativi più gettonati.
Il tutto, se vogliamo, nasce da un errore concettuale di fondo. L’identificare un contatto Facebook con il termine “amico” ha generato non pochi problemi interpretativi sul come creare un network valido nel social di Mark Zuckerberg.
Baldan Bembo rules!
Ancora oggi, ad oltre quindici anni dalla nascita di Facebook, c’è chi rifiuta una richiesta di amicizia che non abbia un minimo riscontro nella vita reale. Allo stesso modo, altri non ritengono giusto espandere la propria rete di contatti aggiungendovi perfetti sconosciuti.
Dario Baldan Bembo (giuro non me lo sono inventato, ma ai miei tempi andava alla grande) cantava
È l’amico è qualcosa che più ce n’è meglio è!”
Su Facebook (ma non solo) è un po’ cosi. Più ampia è la nostra rete di contatti, meglio stiamo. Non bisogna mai dimenticare che il web, e nello specifico i social, possono rivelarsi una fonte inesauribile di opportunità professionali e non.
Mark Granovetter per catalogare le tipologie di legami utili al fine di cercare un lavoro ha individuato tre tipi di relazioni fondamentali:
1. LEGAMI FORTI con familiari, amici più cari e colleghi stretti di lavoro
2. LEGAMI DEBOLI con persone che non conosciamo bene, ma con cui dialoghiamo in rete
3. LEGAMI TEMPORANEI con persone che incontriamo per caso e con le quali interagiamo poco
Indovina, indovinello…
Un piccolo quiz: secondo te, qual è tra i tre l’insieme più importante per creare legami solidi sui social network? Quale gruppo di persone ti aiuterà nel momento del bisogno? Chi si rivelerà un preziosissimo alleato per il raggiungimento dei tuoi obiettivi?
Hai deciso? Sei sicuro? Bene. Sono quasi sicuro tu abbia indicato la risposta numero 1. Come si diceva una volta: “ritenta, sarai più fortunato.”
Se hai individuato nei legami forti la chiave per il tuo successo, infatti, sei totalmente fuori strada. I tuoi parenti, così come gli amici di una vita o i colleghi più vicini, non saranno utili ad ampliare la tua cerchia. Ti sosterranno, è ovvio, ma quasi certamente non potranno offrirti nuove opportunità o prospettive interessanti. Non lo faranno perché non possono. Sono l’essenza stessa del tuo mondo e non ne conoscono un altro.
L’insieme chiave per crescere su Facebook sono i legami deboli. Sono lontani dalla tua cerchia (non solo geograficamente) e per questo possono allargare i tuoi orizzonti, configurando nuove opportunità di lavoro. I legami deboli, inoltre, sono i più sinceri ed obiettivi. In maniera del tutto disinteressata, possono spronarti o scoraggiati verso un determinato percorso.
È nei legami deboli che si sviluppa il networking; quella meravigliosa “relazione di reciprocità” pronta a trasformarsi in opportunità. Diventa quindi fondamentale aumentarne la portata. Un incremento però da effettuare con delicatezza e buon senso.
[ctt template=”5″ link=”dbitf” via=”no” ]“Nella vita puoi ottenere ciò che vuoi se aiuti le persone ad ottenere quello che vogliono.” – Zig Ziglar [/ctt]
Non sparare nel mucchio. La richiesta di amicizia va ponderata. Non inviarla senza una logica. Individua quelli che per te sono contatti interessanti. Se temi il rifiuto, inizia semplicemente a seguire la persona e fatti notare con educazione e discrezione. Un like, una reaction, un commento o una condivisione sono i mezzi migliori per stabilire un primo contatto.
Quando poi sei pronto per “il grande passo”, ricorda di presentarti al tuo nuovo “amico” raccontando brevemente chi sei e perché hai voluto avvicinarlo. Sarà cosa gradita.
Non fare il prezioso
Se invece sei tu l’oggetto di una richiesta di amicizia, non fare il prezioso e concedi il pass verso la tua rete. Personalmente tendo ad accettare quasi tutti (con tempi, lo riconosco, talvolta lunghi). O, per meglio dire, accetto quelli che rispondo ad almeno tre di questi piccoli requisiti:
1. Foto del profilo adeguata
2. Immagine di copertina presente
3. Numero di amici (uomini e donne) superiore alle 30 unità
4. Presenza di amicizie in comune
Ricorda che le persone che riceveranno il tuo supporto, saranno poi ben disposte ad aiutarti quando ne avrai bisogno. Non esitare allora! Concedendo l’amicizia potrai solo giovare alla rete del richiedente. A meno che tu non sia un serial killer, un naziskin o peggio ancora il sottoscritto.