Quello che non sanno del personal branding

Il personal branding è ormai sulla bocca di tutti. Si fanno corsi, si scrivono libri, si dispensano video e podcast. Un’evoluzione che ha sdoganato i concetti di attenzione al cliente, web reputation ed esaltazione dell’unicità.

Pensieri assimilati, digeriti ed espressi in tutte le salse. Declamati a memoria dall’esperto di turno come facevamo noi, un tempo, con il “5 Maggio” di manzoniana memoria. Bene, ma non benissimo.

Il personal branding, inteso come insieme di processi di promozione, gestione e sviluppo del proprio brand, è anche gentilezza e generosità verso l’altro.

Svariati professionisti sembrano ignorare questo (importantissimo) dettaglio. Si concentrano nel promuovere il loro nome, i loro servigi ed il loro bel faccione. Giurano di voler aiutare il cliente, ma dimenticano che ciò che realmente lascia il segno nelle persone è il modo in cui le tratti.

Le persone possono dimenticare ciò che hai detto, possono dimenticare ciò che hai fatto, ma non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire.

Maya Agelou

Un vero esperto è generoso

Uno degli obiettivi del personal branding è farsi percepire come esperto. Per riuscirci bisogna lavorare sulla credibilità, preoccupandosi di comunicare al meglio il proprio sapere. Ma un esperto borioso, chiuso ed egoista non piace a nessuno. E nessuno lo cercherà nel momento del bisogno.

La massima espressione della leadership è la generosità. Avere la capacità di donare conoscenza in maniera disinteressata è la prova estrema di quanto padroneggi la tua materia.

Essere un esperto significa capire quanto puoi dare gratuitamente al tuo pubblico in modo da generare un legame indissolubile di fiducia e stima reciproca.

Devi avere a cuore la felicità del tuo interlocutore. Praticare empatia diventa fondamentale in tal senso. Solo attraverso comportamenti generosi e sinceri potrai riuscire nel delicatissimo intento di abbandonare l’individualismo e aprirti all’altruismo.

Gentile nella vita, gentile nella rete

I social giocano un ruolo sempre più importante nella gestione del tuo personal branding. Usarli solo come cassa di risonanza per le tue attività o come combustibile per il tuo egocentrismo, sarebbe un grave errore. Attraverso questi canali i tuoi clienti cercano di stabilire un contatto. Un dialogo. Vogliono apprezzare la persona oltre che il professionista. E devi accettarlo se decidi di giocare a questo tavolo.

Ecco quindi che il non rispondere ad un messaggio diretto o farlo (magari in modo maleducato) dopo giorni e giorni di silenzio, non aiuterà a farti percepire nel migliore dei modi. Criticare chi non la pensa come te, ti farà apparire come un despota meritevole di esilio. Imporre in ogni dove i tuoi servizi, con ossessionante menefreghismo verso la tua audience, presto o tardi ti inquadrerà come un ‘egobrander’ affamato solo di gloria e consenso.

Ricorda che messaggi, commenti, ‘like’ e condivisioni sono atti di gentilezza ed attenzione verso il tuo brand. Meritano tutti la massima cura e rispetto.

Un cambio di paradigma

L’arroganza, l’utilitarismo e la pura inclinazione al profitto possono, alla lunga, distruggerti. Devi necessariamente adottare un cambio di paradigma. Gentilezza e generosità non possono essere degli optional, ma elementi “di serie” della tua proposta di valore.

Per fare della gentilezza una regola basilare nel tuo personal branding, vado a riprendere cinque comandamenti fondamentali suggeriti dallo psicologo Antonino Ferro, membro della Società di Psicologia Italiana (Spi). Ovvero:

  • 1 – Ascoltare gli altri: “L’ascolto tra gli esseri umani è fondamentale, nulla di più odioso è l’imposizione del proprio pensiero e della parola”
  • 2 – Riflettere sempre sulle parole e i pensieri degli altri: “La riflessione è utile sempre in ogni caso”
  • 3 – Offrire, non imporre, nelle discussioni le proprie soluzioni e i punti di vista con molto garbo: “Come semi in un campo”
  • 4 – Esaudire, nei limiti del possibile, i desideri degli altri: “Sarebbe una gran bella cosa per noi e per gli altri”
  • 5 – Lasciare il posto al parcheggio ad altri e magari anche con il sorriso: “Ultimo ma il più’ difficile da mettere in pratica”

Prima di chiudere voglio rispondere alla domanda che ti sta frullando nella testa da qualche minuto…

No, non sto dicendo che devi venderti gratis.

La generosità e la gentilezza sono un investimento che ti condurrà a stringere nuove alleanze ed interessanti collaborazioni. Rafforzerà la tua reputazione e ti aiuterà mettere in piedi progetti incredibili spingendoti fino alla firma di contratti altrettanto sensazionali.

Essere gentili conviene. Fidati.

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