Quando l’abbigliamento diventa personal branding

Personal branding e modo di apparire.

Ma possibile che con tutti i soldi che guadagna questo deve vestirsi sempre nello stesso modo?

Questa frase, pronunciata tempo fa da un mio amico e rivolta a Sergio Marchionne presidente della FCA, mi ronza ancora oggi nella testa quando analizzo il modo di vestire (o outfit come dicono quelli che bazzicano il mondo della moda) di alcuni personaggi famosi.

Effettivamente Marchionne, esibisce (anche in estate) un anonimo golfino blu. Mark Zuckenberg, deus ex machina di Facebook, non indossa altro che t-shirt color grigio topo. Barack Obama farà probabilmente anche la doccia in giacca blu. Giorgio Armani, con tutti gli abiti che potrebbe indossare, opta sempre per una aderentissima t-shirt nera.

Andando indietro nel tempo, tranne che per il celebre discorso all’università di Stanford, ricordate forse qualche momento in cui Steve Jobs non ha esibito il suo celebre dolcevita nero?

Ma come mai queste persone vestono sempre alla stessa maniera? Cosa si cela dietro questa particolarità? Pigrizia? Mancanza di idee? O mera strategia?

personal branding e abbigliamento

Anche se è ‘casual’ non è casuale

È facile intuire che la cosa non è casuale. Anzi è studiata con estrema attenzione.

Secondo gli esperti di neuroscienze, il nostro cervello non fa differenze quando si tratta di fare delle scelte. Sia che esse siano importanti o di poco conto, impiega sempre lo stesso dispendio energetico.

Per molti, evitare di sovraffollare la propria mente con scelte tipo “cosa mi metto oggi?” o “questo abbinamento funziona?” consente di dedicarsi con maggior forza ad altre problematiche quotidiane ben più interessanti ed importanti.

Oltre a questa interpretazione scientifica, vi è un secondo motivo che spinge molte celebrità ad adottare sempre la stessa immagine visiva. Il proprio modo di vestire, infatti, rientra negli strumenti utilizzabili per potenziare il proprio brand.

Quando l’abito non fa il monaco, ma il personal branding

Curare la propria identità visuale, scegliendo capi che contribuiscano a trasmettere i propri valori chiave è uno degli strumenti più utilizzati in ottica di personal branding da parte di diverse celebrità e personaggi pubblici.

Il personal branding è l’insieme di azioni, strumenti e servizi che contribuiscono a dar vigore al tuo “marchio personale”; alla tua essenza ed unicità.

Vestirsi in maniera sempre uguale aiuta a “fissare” nella mente delle persone un’immagine ben precisa, favorendo la creazione di una rapporto rassicurante basato sulla fiducia con il consolidamento di una serie di valori positivi (successo, innovazione, rigore, correttezza, serietà ecc…).

È importante ricordare che l’identità visuale può svilupparsi anche attraverso altre forme espressive come l’adozione di un logo, di un colore di riferimento o persino di un semplice oggetto distintivo (un paio di occhiali particolari, un cappello, una speciale acconciatura…).

5 consigli per “vestire” il tuo personal brand

Se vuoi lavorare su questo lato della tua comunicazione ecco qualche rapido consiglio:

  1. Vestiti sempre in modo professionale. Non dimenticare mai il buon gusto
  2. Considera l’abbigliamento come il tuo “packaging”. La confezione del tuo essere “prodotto”
  3. Non eccedere. Non andare sopra le righe. “Less is more” vale anche qui
  4. Assicurati che il tuo aspetto si leghi bene con la tua proposta di valore
  5. Il tuo modo di vestire deve sempre essere in linea con il tuo target di riferimento

Ricorda che l’identità visuale è solo uno dei tanti strumenti disponibili per fare personal branding.

Come per tutti gli altri, per funzionare, necessita di un sostrato di competenze e valori che ti rendano meritevole di attenzione.

Senza di essi il vestirsi sempre uguale verrebbe visto, nella migliore delle ipotesi, come un semplice vezzo. Nella peggiore, invece, solleverà semplicemente dei seri dubbi sulla tua igiene personale.

Un bel problema no?

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