I ‘se’ che ostacolano il tuo personal branding

Quando una semplice congiunzione può fermare il tuo personal branding.

In un percorso di personal branding, ed in particolar modo nella ridefinizione di obiettivi e traguardi da raggiungere, c’è una congiunzione estremamente limitante che fa da preludio al blocco totale di qualsiasi iniziativa. Sto parlando del ‘se’.
L’utilizzo di queste due lettere esprime spesso una posizione di dubbio, di incertezza, di difesa. Un alibi che, con il suo bagaglio di timori e paure, spesso cancella ogni buon proposito di reinventarci o dare corpo alla nostra vision.

“Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura” ricorda il generale filosofo Sun Tzu . Così, ho voluto analizzare ed esorcizzare i quattro ‘se’ più comuni che limitano lo sviluppo di un percorso di personal branding. Nello specifico sto parlando di:

1. SE fossi più giovane…
2. SE non ci fosse la crisi…
3. SE avessi tempo…
4. SE avessi i soldi…


1. Se fossi più giovane…

Pensare di essere “troppo vecchi” per il cambiamento è un errore madornale. La necessità di modificare il proprio status, di realizzare la propria visione, il proprio sogno, non può essere fermata da un dato anagrafico. Anzi. L’età adulta spesso libera dalle angosce giovanili legate all’impellente necessità dell’essere produttivi ad ogni costo. Mette in una condizione di sostanziale tranquillità che aiuta a focalizzare meglio gli obiettivi.

Che il dato anagrafico sia un inutile costrutto mentale, lo dimostra il fatto che sono tantissime le persone che hanno raggiunto il successo in età adulta. Jack Ma, uno degli imprenditori più ricchi del mondo, ha fondato la sua Alibaba a 35 anni. Alla stessa età, Reid Hoffman, ha dato vita a LinkedIn. Harland “il colonnello” Sanders ha creato l’impero del pollo fritto Kentucky Fried Chicken a 65 anni, mentre Gandhi prese piena coscienza della sua visione a 70 anni.

Un uomo è vecchio solo quando i rimpianti, in lui, superano i sogni.”

John Barrymore

2. Se non ci fosse la crisi…

Una scusa vecchia come il mondo. Farsi limitare dalla congiuntura economica non porta a nulla. Diventa necessario essere resilienti e riorganizzare i propri obiettivi. Può sembrare banale, ma la crisi deve rappresentare un’opportunità di crescita. Deve essere il pretesto per far emergere la tua unicità; il tuo saper essere un valore aggiunto. Rimanere immobili è distruttivo.

La crisi deve diventare un momento di ridefinizione delle priorità. Cosa conta davvero? Su quale aspetto ti devi concentrare? Cosa devi smettere di fare? Cosa, invece, va potenziato?

Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze.”

Albert Einstein

3. Se avessi tempo…

Il ‘se’ più utilizzato in assoluto. Lamentare l’assenza di tempo è un modo, più o meno indolore, per dire agli altri, ma soprattutto a te stesso, che non si ha voglia di fare una determinata cosa. Si tratta di una sorta di indicatore del tuo coinvolgimento emotivo. Meno tempo riusciamo a trovare per fare qualcosa, meno quella cosa ci interessa. Tuttavia ci sono persone che davvero non riescono a controllare la propria giornata.
La gestione del tempo è un’arte che va appresa. Esistono molteplici tecniche per ottimizzarla: dal diagramma di Gantt alla tecnica del pomodoro fino alla regola di Pareto e le dinamiche del timeboxing. In rete o in libreria potrai ampiamente approfondire questi argomenti.

Il mio suggerimento è quello di aumentare la quantità di tempo a tua disposizione. Puoi farlo individuando delle priorità e concentrarti solo su di esse, delegando compiti di routine ed eliminando sprechi in operazioni inutili e poco produttive.

La cattiva notizia è che il tempo vola. La buona notizia è che tu sei il pilota.”

Michael Altshuler

4. Se avessi i soldi…

Starbucks, Ralph Lauren, Ryanair, Luxottica, Diesel, Technogym. Cosa hanno in comune questi famosissimi brand? Non lo sai? Te lo dico io: sono tutti stati creati da persone prive di grandi disponibilità economiche.
Se hai una vision solida e riversi nella sua realizzazione determinazione e competenza, il denaro si rivelerà un elemento secondario. Se il tuo obiettivo è chiaro ed hai lasciato poco al caso c’è solo una cosa da fare: buttarsi!

Inizia il tuo viaggio. Non aspettare di avere tutti i pezzi a disposizione (soldi compresi) per comporre il tuo puzzle. Forse è un’opera che non completerai mai, ma riuscirai comunque ad apprezzarne i contorni ed i colori vivi di vibrante passione.

Dietro ogni impresa di successo c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa.”

Peter Drucker

Dimmi la verità: qual è il ‘se’ che usi più spesso?

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