6 consigli per far risorgere il tuo curriculum

6 consigli per dare nuova linfa al tuo curriculum vitae.

Prima dell’avvento dei social media, l’unico strumento valido per promuovere le competenze professionali del proprio personal brand era rappresentato dal curriculum vitae.

Se per molti il curriculum vitae era ritenuto uno strumento fondamentale per la ricerca di un’occupazione, per altri è sempre stato ritenuto un mezzo sopravvalutato. Troppe le incognite sul candidato: dalle competenze da confermare alle attitudini da valutare fino alle abilità da testare. Tutte operazioni che richiedevano (e richiedono) tempo. E le aziende, piccole o grandi che siano, ne hanno sempre avuto poco. Secondo una ricerca del quotidiano britannico Telegraph, il tempo di attenzione rivolto alla lettura di un CV è pari ad 8,8 secondi.

Oggi più che mai è quindi indispensabile reinventare il proprio curriculum per fare colpo prima che scada questo brevissimo lasso di tempo.

Eccoti 6 consigli su come realizzare un curriculum d’impatto che possa trasmettere rapidamente tutta l’essenza del tuo personal brand.

1. Sii creativo

Il curriculum vitae, soprattutto per determinate figure professionali (creativi, architetti, designer…) deve necessariamente distinguersi per originalità ed immediatezza. Vanno quindi accantonati i tristi modelli di Word o gli omologatissimi CV in formato europeo, in luogo di vere e proprie infografiche. In questo caso, si preferisce parlare di Visual CV; un curriculum che punta molto sull’impatto visivo oltre che su quello contenutistico.

Se non sei un grafico o non hai dimestichezza con i software, devi sapere che in rete esistono tantissimi siti in grado di creare visual curriculum molto efficaci. Alcuni possono direttamente sincronizzarsi con il tuo profilo LinkedIn

Attenzione! Ricordati che stai cercando lavoro. Modula la dose di creatività in relazione al destinatario. In alcuni casi essere eccessivamente trasgressivi potrebbe rivelarsi un pericoloso boomerang.

Marco Tomasone
Alcuni esempi di Visual CV trovati in rete

2. Raccontati

Una parte importate del tuo CV deve essere la tua biografia. In poche righe cerca di raccontare chi sei, cosa ti piace e cosa stai cercando. Fai risaltare il tuo punto di vista caratteriale.

In molti casi una bio ben scritta può incuriosire il lettore e spingerlo ad approfondire la tua conoscenza. Il meccanismo deve essere lo stesso che hai usato nelle biografie inserite nei tuoi account social: poche parole, ma chiare ed incisive. Evita, però, l’utilizzo di termini sempre più inflazionati.
Secondo una recente ricerca condotta da LinkedIn, la parola più abusata in assoluto in una biografia è “motivato”, seguita da “creativo”, “entusiasta” e “appassionato”. Sono sicuramente vocaboli dal forte impatto emotivo, ma che ormai hanno perso gran parte della loro efficacia.

Non dimenticare, infine, di inserire sempre una voce relativa ad “hobby ed interessi”. Questo elemento (spesso erroneamente trascurato) completa il lavoro della tua biografia, fornendo un quadro ben preciso della tua personalità.

3. Cura i dettagli

Cura tutti i dettagli del tuo CV. E quando dico tutti intendo proprio tutti. Preoccupati di inserire una bella foto. Cura l’abbigliamento e la pettinatura. L’espressione deve essere sorridente, ma seria. Ti consiglio di realizzarne una ad hoc. Evita di inserire foto recuperate da scatti estemporanei fatti in contesti non adatti (vacanze, viaggi, feste…).

Un dettaglio da non trascurare è l’indirizzo e-mail. Assicurati di inserire una mail professionale, con il tuo nome e cognome e che non contenga parole sconvenienti.
Se hai un indirizzo tipo franco_il_figo@gmail.com forse è il caso di crearne uno nuovo, non credi?

Altro aspetto importante è prestare attenzione alla temporalità delle tue esperienze lavorative. Se per un paio di anni sei stato disoccupato, quel ‘buco’ salterà all’occhio come uno scarafaggio sulla neve. Cerca di evitarlo.

Fai in modo di non inserire recapiti (telefonici ma non solo) che non usi più. Faresti perdere tempo a chi ti sta cercando, dando un’immagine di scarsissima professionalità.

Ultimo aspetto da considerare è la lunghezza. Un curriculum vitae non deve essere mai troppo lungo. L’ideale sarebbe condensare tutto in una, massimo due pagine formato A4.

4. Gestisci i tuoi social

Se indichi nel tuo CV di essere presente sui social network, assicurati che la tua presenza online sia consistente e ben gestita.

Dichiarare di essere su LinkedIn ed avere solo un paio di collegamenti con conferme su competenze da parte di mamma e papà, non è il massimo. Segnalare la tua presenza su Facebook ed indirizzarli così ad un profilo pieno di foto sconvenienti o post al vetriolo, non è il massimo. Inserire il logo di Twitter per poi rivelare che segui solo calciatori e pornostar, non è il massimo.

Se affermi di essere presente nei social, ti stai prendendo un impegno. Devi gestirli e curali al meglio. Ricorda che sono un’estensione della tua reputazione ed incidono pesantemente sulla percezione che gli altri hanno di te.

5. Rimodella

Stai rispondendo ad un annuncio? Ti stai candidando spontaneamente? Sai quali corde toccare per fare colpo? Pensi sia meglio omettere alcune cose ed evidenziarne altre? Un curriculum non può e non deve essere un documento universale, buono pero ogni occasione. È impensabile poterlo utilizzare nella stessa forma in ogni contesto. Devi prendere l’abitudine di rimodellarlo in base all’interlocutore ed alla situazione.

6. Non mentire

Dovrei darlo per scontato, ma mi piace ribadirlo in questo ultimo punto. Sii sempre sincero.
Non inventare competenze che non hai o esperienze che non hai mai vissuto. Non presentarti come madrelingua inglese se le uniche parole che conosci sono “du gust is meglio che uan”. Non definirti esperto di Photoshop se pensi che la maschera di livello sia un costoso costume di Carnevale. Per assurdo potresti anche farla franca ai colloqui ed incominciare a lavorare, ma prima o poi le tue bugie verranno smascherate, creando un danno irreparabile alla tua reputazione e non solo.

In un curriculum come nella vita, la sincerità è l’aspetto più importante. In bocca al lupo!

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